Il partito LA ROSA NEL PUGNO, sorto in vista delle imminenti elezioni politiche, vede coinvolti in un’unica rappresentanza, radicali, socialisti, laici e liberali.
I leaders del partito sono Emma Bonino ed Enrico Boselli.
Questa nuova forza politica di sinistra è impegnata nella difesa dei diritti umani e civili, della laicità dello stato, della costituzione dei pacs, e della liberalizzazione della procreazione assistita.
Trait d’union tra le varie rappresentanze è, come anticipato, la laicità che LA ROSA NEL PUGNO intende conseguire nei settori pubblici del Paese.
Emma Bonino, radicale, sostiene quest’obiettivo utilizzando toni forti ricchi di figure retoriche legate spesso alla militanza politica. Riporto di seguito la sua dichiarazione in merito ai conflitti di religione che oggi coinvolgono l’Europa:" A fronte di un pericolo reale, la tradizionale battaglia per la laicità dei radicali, assume un'urgenza ancora maggiore. Il concetto di laicità è in pericolo sia in Italia che in Europa per l'insistenza che le radici cristiane come elemento costitutivo europeo entrino nella Costituzione.
Anche Boselli auspica una maggiore laicità dello Stato, ma la comunicazione politica in questo caso è moderata, più coinvolta e allineata alla coalizione di centrosinistra: “Noi non siamo un manipolo anticristiano. Diciamo a tutta l’Unione che bisogna contrastare i tentativi in atto per scardinare dall’interno la legge sull’aborto e difendiamo il diritto delle donne ad una maternità consapevole. Sosteniamo l’introduzione dei Pacs in Italia, rigettiamo una concezione discriminatoria dell’omosessualità come malattia”. Siamo di fronte a due forme di comunicazione diverse ma entrambi efficaci: quella della Bonino, rivolta alle masse, più enfatica e coinvolgente, e quella di Boselli, più istituzionale, rivolta al mondo politico. Entrambe le forme perseguono il duplice scopo di ottenere credibilità dai cittadini attraverso i voti, e credibilità dalle istituzioni attraverso leggi e riforme.
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